
Il mio personale ricordo parla di tanti pomeriggi estivi passati a sedere proprio sui gradini del bar, con il groppone appoggiato a quel magico cassettone (ormai vicino alla pensione, come i flipper), impegnato a discutere chissà di cosa con i miei coetanei. Di cosa si discuteva poi a quell'età, in quegli anni? Boh, forse anche niente, ma sempre meglio che accoltellare qualcuno. Personalmente lasciavo trascorrere la giornata in attesa degli spettacoli serali "massicci e cazzuti" che avrebbero animato il Cofax fino a notte fonda. Prima però, all'ora dell'odierno (e più à la page) aperitivo, c'era da trattenersi ad ascoltare le accesissime discussioni musicali tra Sgary, Capeliocchi, Gido, Cofax e tutti quelli che occasionalmente si univano sparando nomi a casaccio tanto per infiammare il dibattito. Mentre io mi cibavo quasi esclusivamente di U2, "quelli che se ne intendevano" snocciolavano nomi tipo Jim Croce, Pat Metheny, Cat Stevens, Robert Johnson, la Nitty Gritty Dirt Band, Keith Jarrett e decine e decine di altri artisti a me sconosciuti. Quelli bravi davvero corredavano il tutto con date, concerti, nozioni, aneddoti, fino al solenne: "Ti faccio una cassetta! Da quanto la vuoi, da 90?".
Cassette non ne ho mai ricevute (dice: ma le hai chieste?), in compenso mi sono divertito a rubacchiare un po' del bagaglio cultural-musicale di tutti, finendo lo stesso per non capire una mazza in quasi nulla (sob).
Poi il simposio finiva, si andava a cena e si tornava dopo circa 40 minuti. A quell'ora Cofax fabbricava caffè disinteressandosi del cliente e discutendo di Palio o di Basket con qualcuno in fondo alla sala. Io ancora non avevo vizi (sarebbe durata poco..) e per non stare con le mani in mano facevo una partita a flipper, finché non spuntavano fuori le chitarre che ci avrebbero cullato fino a notte fonda, quando i ragazzi andavano a nanna e gli adulti (ahimé) trasformavano il bar in un cinema d'essai....
Ho voluto imparare anch'io, per emulazione, a suonare la chitarra. Molto generosamente si offrì Capeliocchi per insegnarmi, ma devo dire di non esser stato un grande allievo...
Ciuffo invece, che i Beatles glieli ha "insegnati" Cofax, ha anche imparato a suonarli e cantarli senza guardare gli spartiti (!).
Che invidia.
Ma torniamo a noialtri.
Se mi aiutate, questo post potrebbe diventare un appuntamento fisso. Perchè la musica di Cofax non è solo quella che vedete a sinistra (con finetune ho selezionato una sorta di colonna sonora degli anni '86/'89, tanto per gradire). C'è da rimettere insieme tutte le canzoni che si suonavano nel jukebox (del Perselli?), dentro il quale si facevano girare anche i nostri 45 giri personali. Cofaxino si era ingegnato personalmente per sostituire quelli in dotazione, forse falsificando le chiavi all'insaputa del gestore, per cui si poteva trovare Pride con la sua inascoltabile B-side, i Doctor & The Medics (ho scoperto solo un paio di anni fa che Spirit in the Sky era una cover...) forniti se non sbaglio dall'urlatore Caifa/Gargini.
Poi c'è la musica delle Animal House, da "Stand By Me" a "Ritornerai", passando per "Wichita Falls", "Mamma", "Hey Jude" e mille altre che spero mi aiuterete a ricordare..
Tanti dei miei soldini li ho spesi invece per gettonare questa.
Speriamo sia solo il primo di una lunga serie di ricordi elettronici per farsi ognuno la propria cassettina da ascoltare in macchina.
A presto.
9 commenti:
C'era anche chi stava a sedere col groppone appoggiato al magico cassettone ascoltando gli altri nell'attesa del suo turno a BILIARDINO !!!!
"Ciuffo invece, che i Beatles glieli ha "insegnati" Cofax, ha anche imparato a suonarli e cantarli senza guardare gli spartiti (!).
Che invidia."
No, gommoncino, io i Beatles li ho sempre suonati a spartito aperto, a memoria sapevo molti testi, ma sono orgoglioso di questo "insegnamento Cofaxiano"
-Blackbird singing in the dead of night
Take these sunken eyes and learn to see
All your life
You were only waiting
For this moment to be free
Blackbird fly
Blackbird fly
In to the light of a dark black night-
Non mi sento a mio agio con questo post: è vero posso snocciolare un pò di repertorio Lennon-McCartney ma all'epoca ero ottenebrato da altro tipo di musica tanto da meritarmi il nomignolo da parte del Raba di "Claudio". Credo che fu sempre il Raba o forse lo Sgary a chiamarmi "ciuffo"... un salvezza!!!
No, per me tu sei sempre stato e resterai Mario Boni! :-))))))
Ahhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!A questo punto manca solo che si faccia vivo il "Fenomeno" Luky
ANEDDOTO.
Una sera, l'unica volta della vita, prendo di forza Capeliocchi e lo porto al cinema. Davano "Fandango", (altra grande bella storia d'amicizia con un formidabile Kevin Kostner, guardatelo anche se è naturalmente "datato"!) avevo letto da qualche parte che c'era una colonna sonora micidiale da Elton John a Keith Jarrett!!, e questo bastò per convincere un pò Elio. Mentre scorrevano le immagini sul finale sento una musica che somigliava troppo a qualcosa che adoravo sicchè mi rivolgo al mio amico e gli dico "Questo è Pat Metheny di sicuro ma diobono da che album è?" ... e Elio "Macchè PatMetheny! Ce l'ho tutti e questa un l'ho mai sentita!" Una sera ero al bancone del bar a prendere il caffè e mi sento mettere le cuffiette (tipo Il tempo delle mele), ma non era una bella gnocca ma Capeliocchi. E la musica era quella del film: It's for you, magnifica ballata tratta dall'album WHICHITA FALLS. Mi giro e gli faccio: "E dove l'hai rintracciata?". Elio si piega in due dalle risate e mi risponde: "Il disco ce l'avevo, però era ancora nel cellophane! Un l'avevo ancora sentito".
Mi sa che "sei un cretino", un paio di volte glielo devo aver detto.
Già, Mario Boni, una bella croce da portare. Anche lui poteva nascere con una faccia un pò meno a culo...
Solo un paio?
io mettevo massimo ranieri "perdere l'amore"
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