
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE
di Andrea Pacini
Esiste un luogo nella tenebrosa campagna lucchese, che al viandante casuale può sembrare un luogo anonimo: una casa trascurata, una fievole luce sopra l'uscio, il languido brusìo della brace scoppiettante, nel giardino. Invece questa casa ospita un gruppo di persone che si sono lasciate alle spallele meschinità quotidiane per farsi cullare dalla notte sognante. Cos'è che ha mosso questa gente a ritrovarsi in questo cuore tenebroso della propria coscienza? Molto probabilmente la sensazione che in queste zone d'ombra della coscienza collettiva, c'è ancora lo spazio per crearsi un momento radioso di amicizia, una catarsi emotiva. Esiste nel nostro mondo uno spazio per il sogno? E nel sogno si può essere veggenti? Evidentemente sì.; bisogna farsi veggenti attraverso un lungo e stagionato disordine di tutti i sensiassumere lo spirito dionisiaco, secondo il quale l'immagine della forza istintivae della salute è l'ebbrezza creativa, passione sensuale, è il simbolo dell'umanità in pieno accordo con la natura. In questo punto il nostro gruppo di amici si ritrova appieno; come quando attraverso i vari momenti del convivio risulta chiaro che questa gente celebra una sorta di inno alla gioia, contro la morale del perfezionamento, contro la fredda razionalità, contro la vita chiara, prudente, cosciente, senza istinti; non si pone mai limiti alla nostra immaginazione. Così il casuale viandante che si imbatte in questa sorta di nido dell'esistenza sfrenatanon sa che in quella casa succede tutto questo; ma le dolci note di "Wichita Falls" lo raggiungono e lo accompagnano nel suo ritorno alle tenebre, nella speranza che questi punti luminosi irradino la sua strada.di Andrea Pacini
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Io non sono mai riuscito a spiegarle, certe serate. Tutte le volte che ho provato a raccontare a qualcuno l'emozione delle Animal House mi sono sempre incartato, goffamente, risultando noioso e banale. Finché non ho deciso che mi sarei tenuto tutto per me, salvo rievocare solo in certe occasioni e con interlocutori accuratamente selezionati. Sono diventato gelosissimo di quello che ho vissuto dietro quell'uscio sormontato dalla fievole luce; ho sempre custodito ogni ricordo nella profonda convinzione che determinate sensazioni, certi momenti di pura felicità non si possano spiegare. Non si dovrebbero mai spiegare. A nessuno.
Poi da una scatola sono spuntati fuori, insieme ad altre reliquie, l'ormai celeberrima opera del maestro Capeliocchi (che sta in apertura di post) e l'invito alla quarta Animal House (sottotitolo "Addio al Fegato"), scritto a macchina su cartoncino bristol rosso. A pagina due ospitava il bellissimo racconto di "Free Drug" Pacini che avete appena letto e che passò alla storia per il passaggio sulla "catarsi emotiva". Mi sono ricordato che in quella casa non ero altro che un ragazzotto sovrappeso e un po' nerd, capace di sembrare qualcuno solo grazie alla magìa delle persone che lo circondavano, capace di sognare solo grazie alle canzoni che uscivano da quelle chitarre. Ma io sapevo fare soltanto il do il fa e il sol, e pure male. Diventavo protagonista nelle versioni "fiume" di Twist & Shout/La Bamba, per poi tornare spettatore quando "il gioco si faceva duro"...
Ho capito così che le cose bisogna saperle raccontare, e siccome so che là fuori c'è qualcuno che lo sa fare davvero, io mi fermo qui nell'attesa che passi da queste parti a lasciare una traccia. Non lasciatemi da solo mentre mi commuovo pensando a quanto ognuno di noi debba all'unico e insostituibile regista di quegli spettacoli. Uno che da chissà dove riesce ancora a tenerci tutti uniti con un filo invisibile ma che non si spezzerà mai.
34 commenti:
è dura scrivere dell'Animal Hause quando non sai scrivere
è dura per te, il Pacio, lo Sgary, il Raba ...e chiunque di voi abbia una certa confidenza con l'italiano, figuriamoci per uno che alla maturità prese 4 allo scritto
minchia quante ce n'ho dentro !!
so già che canticchierò HEY JUDE per tutto il giorno...
"è dura per te, il Pacio, lo Sgary, il Raba ..."
No, no, aspetta: è dura per me. Per quanto riguarda gli altri tre rileggiti l'ultima parte del post....
"so già che canticchierò HEY JUDE per tutto il giorno..."
sì, ma in piedi sulla scrivania e con ampi gesti stile direttore d'orchestra sul finale.
No comment!!!!
La mia immagine dell'animal house è il Gandolfi steso sul divano che canta la versione rifatta di Storia d'amore di Celentano...
No, ovviamente non è così... questa è solo la parte di risa sfrenate.
Parlate di quanto sia difficile ricordare: io ho avuto la gioia immensa mista al dolore più atroce di partecipare all'ultimo animal house. Ne sentivo parlare da voi come una sorta di Janna, dove si magiava e si cantava, ma non sono mai riuscito a capire di cosa si trattasse finche non l'ho visto con i miei occhi. Adesso mi sento di dire una cosa sola: GRAZIE
"Hey Jude don’t make it bad,
Take a sad song and make it better,
Remeber, to let her into your heart,
Then you can start to make it better"
A proposito: sapete da chi ho preso la passione per The Beatles prendendo a prestito tutte le cassettine per copiarmele?
che ve lo dico a fare...
Alle "signorine" non era permesso frequentare certi luoghi ... ma era giusto così per voi non sarebbe stato lo stesso clima ... ma vi invidiavo tanto!
una sorella
ahhhhhhhh io so chi è !!!
Eh, eh, troppi anonimi....
La sorella va bene, fa parte del gioco e aumenta lasuspence.
Ma quello dopo chi è?
Scusate da come il Tucino non riuscivo a far partire il messaggio ... non voleco mandarlo anonimo ...
Scusate gli errori ma sono a lavoro e scrivo di nascosto ...
Benvenuta! Stai bene?
Spero che il Tuci ti abbia detto che abbiamo bisogno anche di te, siamo tutti invidiosi dell'archivio storico che possiedi...
PS. Ma il secondo anonimo chi era, il Tuci?
yes
Ieri sera ho tolto la polvere dall'album delle foto ...BELLISSIME!! Devo trovare solo uno scanner ... sono sicura che babbo Tucione mi aiuterà ...
Cari vecchi amici, e specialmente te Gommo, in effetti gran pezzo di "nerd" ... su questo post e su questa copertina mi devo astenere quasi del tutto. Voi eravate ragazzotti, io già adulto. Quelle notti resteranno memorabili. Purtroppo lo resterà pure l'ultima: il rimorso più grande di tutta la mia vita. Mi sento un pò colpevole? Si.
Scrissi questa roba, qualche giorno dopo:
QUELLO CHE VOLEVO DIRTI
Non siamo riusciti a vederti
tra le fiamme coperte dal fumo.
Ci è sfuggito per l’ultima volta
il sorriso allo specchio
coperto da un dito di tempo.
I paggi con le chiarine
nel caldo luglio del Campo,
il lampo prima del tuono
nel manto di una notte impazzita
con le stelle vestite di pianto.
Lui ti poggiò la testa sulla spalla
con i sogni arruffati nella doppia esistenza,
una presenza in bianco e nero
l’ombra di carta della principessa
il muro che rende i movimenti col silenzio.
Un fazzoletto bianco dalla banchina
tra tanta folla straripante.
Mi hai solo immaginato
per non ferirmi a morte.
Un toro sgozzato nell’arena
il sangue che secca al sole.
Si sono squagliate infine
le cime come i gelati dei cuccioli.
Un pezzo del nostro cuore
sciaborda al traino, tremante.
Un nodo a gassa d’amante.
Per chissà dove.
e pensate a chi queste cose le ha solo sentite raccontare ....ma è come se le avesse vissute.... come ho già detto altre volte ne abbiamo fatte tante altre, magari meglio , magari peggio, ma mai uguali, perchè uguagliare l'Animal House non si puo.....
e ve lo dice un ascoltatore che di bischerate ne ha sentite e fatte tante.....
Canottolone..... metti qualche altro post litighereccio/trombereccio....altrimenti va a finire che mi ricompro anche la 126 e l'Honda 125 dalla nostalgia che mi viene, anzia guarda ritiro fuori anche i ray ban a goccia stile top gun (altro che nerd)
Trattengo a stento la commozione... ma non il fiume di ricordi, stamani farò una bella cazzata sul lavoro me lo sento, quindi o mi licenzio per leggere tutto o continuo a lavorare scrivacchiando nella pausa pranzo, ma è dura resistere alla tentazione di venire a controllare nuovi post.
E per chiudere il capitolo, dopodiché andate tutti amorevolmente affanculo, per chi non l'avesse letto, nel decennale il Tirreno pubblicò questo mio articolo.
Un nodo a gassa d’amante lega il cuore di molti di noi ad una nave, salpata da dieci anni esatti per un lido raggiunto troppo presto. Un bastimento che ha lasciato dietro di sé un mare fattosi pian piano tranquillo a cullare qualche scialuppa con la bussola in avaria. Il Nord, allora, era il vento delle calde notti d’estate tra birre, limoni, tequila, spartiti accartocciati e un po’ di sottane svolazzanti. L’amicizia è un concetto, la stella filante di un aeroplano sullo sfondo azzurrissimo di questa breve esistenza; un colpo di fortuna tanto remoto ed irraggiungibile, che se una volta nella vita capita di coglierne anche un solo alito, poi non si è più in grado di indulgere alla grottesca abitudine dell’assenza. Specie se tutto si è rotto all’improvviso senza la giusta possibilità dell’appello fino a sentirsi, come Sisifo, risospinti senza posa verso il basso da un enorme macigno. Poche ore prima dell’ultima volta eravamo sudati. Qualcuno stava sulla porta. Qualcosa non andava. Io aspettavo, coi gomiti appoggiati sul tavolo, l’arrivo del mio fornitore abituale di libri. Gli avevo commissionato una rara autobiografia di J.R. Dos Passos. Il libraio arrivò col suo passo scalcagnato e il prezioso pacchetto sotto braccio. Me lo porse e mi affrettai a scartarlo. Sulla copertina spiccava una foto, fuori luogo, di un’automobile completamente distrutta e bagnata da una pioggia battente. Poi la brace sotto la cenere suscitò il rituale colpo di ventaglio e così, come tante altre volte, andammo a mangiare e a bere, a cantare e a guardarci, stuzzicandoci a vicenda su chi aveva un capello bianco in più o uno qualunque in meno. Lui era sorriso, lealtà, fierezza, sogno, ragione, passione. Verso le undici mi poggiò la testa sulla spalla sussurrandomi, nel frastuono di chitarre e canzoni, le ultime parole che mi avrebbe detto: “Vi voglio un bene dell’anima. Se non fosse stato per voi, stasera, sarei rimasto a casa. E’ stata una giornata dura. Sono stanco”. Venimmo via verso le due del mattino. Un diluvio incessante ci attendeva sulla via del ritorno con lampi e saette, in un carnevale di lucine colorate sotto i fari innaffiati dagli spruzzi delle pozzanghere. Più tardi, dopo i panni, mi ritrovai fradicio anche il cuore. Quando il sonno ancora acerbo fu interrotto dallo squillo del telefono, il finale del film era già stato scritto. Mi sono abituato a convivere con la mia dose giornaliera di rimorso, che ogni tanto balena tra le nebbie frequentate dai miei passi incerti. Per quanto mi riguarda l’ho amato come poche persone al mondo, certo meno di quanto lui abbia amato me. Mi manca e ci manca. Nello stesso modo in cui può mancare Senna ai brasiliani. I ragazzi di San Paolo salgono a piedi scalzi la collina di Morumbì per rendere omaggio al loro campione; ci sentiamo accomunati a loro dalla stessa forte consolazione: sostituire la tristezza di averlo perso con l’orgoglio di averlo avuto.
Asciughiamo le lacrime: le salsicce eran bone! E i cantucci del Mattei ... e il Gandolfi ancora in manette per le offese a Zeppilli! Quella copertina resta una capolavoro assoluto ...
Vado amorevolmente affanculo. Anche te però.
Grazie.
Giusto... ci metterei anche la mia invasione di campo solitaria per paura della massa di gente che mi sarebbe arrivata sul groppone, mi bloccò il Della Rosa a bordo campo all'AUDITORIUM !!!! ... vo a prendere un prelievo in produzione ...và :)
P.S. vi assicuro sto mandando materiale al Canotto che nemmeno sapevo più di avere ritrovati storici... qualcuno dirà OHHHHHHHH
@jair: capisco la foga, ma ci saranno post sul basket; non sparare tutte le cartucce...
...sono stato richiamato per gli ampi gesti da direttore d'orchestra fatti in piedi sulla sedia, non capiscono
non voglio rivelare nulla... era solo un "Io lo so ma tanto lo dico" PATOS solo PATOS... Attesa eh eh eh...
Tuci prova a cantare qualcosa in Italiano forse Hey Jude non la conoscono :)))))))))
@jair: mi riferivo all'invasione.
@sgary: dimenticavo, ho visto 8Mile e devo confessare che mi è piaciuto.. ho qualche problema?
.."le salsicce eran bone! E i cantucci del Mattei"...
...e la pasta tordellata, e i salumi del Rabuzzi, e il bottiglione di caffè in bicicletta, e...
Nooo! C'è il MORO che imperversa sul post di ieri http://quellidelcofax.blogspot.com/2008/05/vecchie-glorie.html
chissà quando arriva qui cosa fa..
@Beppe: vero, una volta l'ho quasi salvata anche a te, ma più che altro te l'ha salvata il "bius del chiu" ... disgraziato! Attraversare il viale Adua da via Panconi e lo stop ... bluff ... scomparso!
@Gommoncino: hai qualche problema! Si, dai ...! Se vuoi vederti un film che parla d'amicizia e che ti garberebbe ... vedi di rintracciare o scaricare "I lunedì al sole". Se proprio un lo rintracci, telo 'mpresterò ...
Io lo cerco immediatly ;)
...e non ti nascondere dietro al canestro o mamma del fenomeno daccela presto...e il Bechi rotola giu dai gradoni abbracciato al babbo di nik#13
...il moro che lascia andare il "bonipisello" che sollevato dall'elio si appoggia al soffitto dell'auditorium
...il mattonr di Forli
...via delle Grappate
...i GIOPPINI !!!
Per la cronaca il Bonipisello rimase lì tutta la settimana, me lo ricordo ancora durante l'allenamento lo guardavo compiaciuto... Fu abbattuto con l'apertura della stagione da un cacciatore di passagio al passo
Rimase per tutta la settimana e lo venne levato non so come il fine settimana perchè c'era il convegno dei testimoni di geova
lo ha abbattuto il custode con un fucile ad aria compressa
ANIMAL HOUSE , sono mancato al primo appuntamento e devo essere sincero non ci rimasi molto bene ho provato molta amarezza pensando a quello che per me signiFICA stare insieme intorno ad una tavola imbandita con un fiasco di vino a cantare ballare e sparare cazzate . Per fortuna Giorgio mi disse "Ma che cazzo dici sei dei nostri , alla prossima ti faccio mangiare i matuffi , sei mio OSPITE" parola che solamente chi ha provato sa cosa vuol dire essere OSPITE .Da quel giorno contavo le ore che mancavano all'appuntamento al quale era impossibile mancare per nessuna ragione al mondo (FIE comprese) . Oggi sono qui che scrivo su una fredda tastiera e sono convinto che ancora non ho ben chiaro quello che tutti noi abbiamo vissuto e probabilmente è bello così perchè solamente quando finisce ti accorgi che è stata una cosa irripetibile ; regalerei tutti i miei miseri risparmi per rivivere quei momenti e viverli più intensamente possibile cercando di godere anche dei più piccoli particolari anche quando vai al cesso a pisciare e pensi "veloce dai , inizia una nuova canzone di elio". Detto questo finisco qui altrimenti divento patetico , un'abbraccio a tutti quelli che hanno goduto con me e a quelli che si impegnano su questo blog a non far morire questa bella favola .
LUNGA VITA A "QUELLI DEL COFAX"
E quando guardi con quegli occhi grandi
forse un po' troppo sinceri, sinceri
si vede quello che pensi,
quello che sogni....
Qualche volta fai pensieri strani
con una mano, una mano, ti sfiori,
tu sola dentro la stanza
e tutto il mondo fuori.
Parole e Musica: Vasco Rossi
... e ti pareva un ci mettesse Alba Chiara.... :))))))))))
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